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La vitamina K2 e il metabolismo osteo-articolare

Le Vitamine K sono un gruppo di vitamine liposolubili coinvolte nell’omeostasi della coagulazione sanguigna e del calcio.  Scoperte e studiate a partire dagli anni ’30 devono il loro nome alla parola tedesca “Koagulation” proprio ad indicare il loro ruolo di cofattori dell’attivazione mediante carbossilazione di alcuni fattori della coagulazione.

La vitamina K2 (o Menachinone) in particolare ha un ruolo fondamentale nel mantenere un corretto equilibrio dei depositi di calcio nell’organismo, favorendoli nei tessuti in cui sono necessari, ad esempio l’osso, e al contempo impedendone la formazione nei tessuti dove possono essere dannosi, come le pareti dei vasi sanguigni o le cartilagini.

Questa vitamina è infatti coinvolta nell’attivazione per carbossilazione delle proteine Gla della matrice, prodotte dai condrociti e dalle cellule muscolari lisce vascolari. Le proteine Gla della matrice inibiscono la calcificazione dei vasi sanguigni, correlata ad un aumentato rischio cardio-vascolare, ma anche dei tessuti molli come ad esempio le cartilagini in cui sembrano inibire la formazione di depositi anomali di calcio che possono contribuire a problemi articolari quali l’osteoartrite.

Un altro importante substrato della carbossilazione promossa dalla vitamina K2 è l’osteocalcina, una proteina responsabile dell’incorporazione di calcio nelle ossa, processo che aumenta la qualità dell’osso e determina una riduzione del rischio di fratture. Oltre all’osteocalcina vi sono altre proteine vitamina K-dipendenti importanti per il benessere delle ossa come periostina, gas 6 e proteina S. Inoltre la vitamina K contribuisce all’omeostasi ossea attraverso altri meccanismi che coinvolgono osteoblasti e osteoclasti, le cellule responsabili del continuo rimodellamento del tessuto osseo.

La carenza di vitamina K2 si associa alla presenza di calcificazioni vascolari e all’osteoporosi. La vitamina K1 è sintetizzata dalle piante e dai cianobatteri ed è particolarmente abbondante nelle verdure a foglia verde anche se si trovano quantità apprezzabili anche in altre verdure, nella frutta, nei cereali e nei latticini. La vitamina K1 è quindi la principale forma di vitamina K presente nella dieta occidentale. La vitamina k2 invece è sintetizzata da alcuni batteri. Le sue fonti alimentari sono il fegato animale ma soprattutto i cibi fermentati, principalmente alcuni formaggi nella dieta occidentale e il natto (soia fermentata) nella dieta orientale.

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